la rubrica di PostaCerere

Sabato 19 ottobre 2019 si terrà a Roma una manifestazione contro il governo PD-M5S. Organizzata dalla Lega e da Fratelli d’Italia, teoricamente la manifestazione dovrebbe svilupparsi senza sigle partitiche, dato che il leitmotiv è Orgoglio Italiano. I numeri in piazza saranno importanti a dir di tutti. Questo non può far altro che preoccupare i burocrati europei neoliberisti e i politici nostrani del popolo ciellino e della sinistra. Io però parto da una analisi diversa, parto dal valore simbolico interno al centro destra che si vuole attribuire. Se con questa manifestazione si vuole dare il passaggio di consegna del centrodestra da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini mi trova completamente in disaccordo, se invece si vuole manifestare con forza l’atto di arroganza politica di PD e M5S mi trova completamente d’accordo. Questo lo si potrà valutare durante la manifestazione, se sventoleranno solo tricolori senza sigle partitiche, allora sarà una manifestazione di unità politica, ma se verranno tollerati anche il Leone Marciano e Alberto da Giussano allora vorrà di che dietro a questa manifestazione si potrebbero nascondere i giochi per la leadership del centro destra. Io personalmente spero proprio di no, anche perché come attenti lettori della mia rubrica sapete che non nutro una simpatia politica per Matteo Salvini, anche se lo ritengo un ottimo comunicatore. Non potrò mai fidarmi di un politico che da giovane ha dapprima frequentato i centri sociali e poi militato nella Lega Nord secessionista di Bossi e Miglio. Se proprio devo scegliere preferisco la coerenza, la sobrietà e le referenze di Giorgia Meloni e non per ultimo anche per quel suo accento romanesco che in molti casi carica con forza le sue affermazioni. Saranno centinaia di migliaia i partecipanti che arriveranno da tutte le zone dell’Italia con pulman e treni, e molti anche dalla nostra regione. Il valore simbolico di esserci è comunque importante perché più eterogeneo sarà il popolo dei partecipanti meno giochi di palazzo si potranno fare. Per questo invito tutti quelli che si trovano in disaccordo con le politiche economiche, sociali, industriali, culturali di questo governo a partecipare a questa manifestazione di piazza. Con le parole di un grande politico del passato come Giorgio Almirante (cit. Parlamento Italiano Camera dei Deputati, 16 gennaio 1971): “Voi sapete del resto, onorevoli colleghi, quel che insegnava Machiavelli circa il modo per scuotere la sensibilità degli italiani…si riscoteranno quando si sentiranno colpiti, lesi; o quanto meno minacciati nei loro interessi, nella loro dignità, nel loro prestigio, nel loro lavoro, nel loro pane, nelle loro case, nelle loro scuole. Ed allora voi vedrete di giorno in giorno giganteggiare la rappresentatività morale del MSI rispettò a tutta la collettività italiana”.

G.L.Cerere

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