Bolzano, 9 maggio  – In questi giorni in cui la città di Bolzano è sconvolta dallo stupro di una ragazza minorenne avvenuto lungo le passeggiate nei pressi di ponte Giallo, dietro lo stadio Druso, ascoltiamo increduli le dichiarazioni del centrosinistra locale che sta attribuendo responsabilità al ministro dell’interno Matreo Salvini e alle politiche del nuovo governo gialloverde.

In realtà però, come dichiara il consigliere di CasaPound Andrea Bonazza, le ondate migratorie nel capoluogo altoatesino sono iniziate con i precedenti governi tecnici Monti-Letta e, soprattutto, con il governo PD dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, che ha reso l’intera situazione una vera e propria bomba sociale e fuoricontrollo.

“Se ad oggi non esiste in Italia una banca dati del dna di questi immigrati, quanto mai utile in queste ore di ‘caccia allo stupratore’, lo dobbiamo sopratutto a chi come alcune frange della sinistra, all’epoca ci chiedeva di ‘restare umani’ e che non ce ne sarebbe stato il bisogno in quanto poveri rifugiati che scappano da guerre di cortile. Documenti, fedina penale del paese di origine, impronte digitali e prelievo del dna da presentare ai nostri confini, siano essi alpini o marittimi, siano essi in entrata o in uscita. ECCO A COSA SERVONO LE FRONTIERE che la sinistra intende abbattere. Sperando che queste bestie non siano già scappate all’estero…”.

“È stato proprio sotto Renzi – continua Bonazza – che i flussi di immigrati arrivati in città sono aumentati in maniera esponenziale, con l’apertura di diversi centri di accoglienza, Sprar e costosissimi servizi di assistenza che di fatto hanno arricchito associazioni collegate a filo diretto con la sinistra,come Volontarius o Caritas. In tutto questo, il centrosinistra locale con in testa PD e Verdi, ma sostenuto anche dalla Svp, ha sempre incentivato le politiche di accoglienza arrivando in diverse occasioni a minimizzare situazioni già gravi che abbiamo sempre denunciato in consiglio comunale così come per strada. Non ultimo il pericolo dell’avanzare della mafia nigeriana in alcune zone della città, tra cui l’ormai tristemente famoso luogo del delitto dietro lo stadio Druso”.

Sull’argomento interviene anche il deputato leghista Filippo Maturi: “a Bolzano in poco più di 48h c’è stato lo stupro di una minorenne da parte di due stranieri, una rissa con accoltellamento tra stranieri e una rapina. In queste ore il PD sta lamentando una mancanza di sicurezza a Bolzano, imputandola al ministro Salvini. Ma il 4 agosto 2016 come Lega in consiglio comunale a avevamo depositato una mozione dove richiedevamo, vista la situazione di degrado ormai insostenibile, che il Comune richiedesse di aderire al programma “strade sicure”, ovvero mettesse delle camionette di militari nei punti più sensibili per mantenere ordine e contrastare la criminalità”.

Questa proposta fu bocciata in municipio dalla maggioranza di centrosinistra in data 10 novembre 2016. “Sono andato a cercare i risultati di quella votazione – continua l’onorevole – e penso che sia giusto che tutti i cittadini sappiano chi aveva votato contro a una proposta di buon senso per la sicurezza dei nostri cittadini”.

A favore della mozione avevano votato 2 consiglieri della Lega (3 assenti), tre consiglieri di centrodestra (3 assenti) e i tutti e tre i consiglieri di CasaPound. Sempre molto indeciso sulle discussioni riguardanti l’immigrazione, si rifiutò invece di partecipare alla votazione l’intero gruppo consiliare dei 5 Stelle.

A votare contro la proposta, come riports l’on.Maturi, sono stati invece il sindaco Caramaschi e il vicesindaco Baur insieme ai tre consiglieri della Svp Seehauser, Ramoser e Kofler Peintner, i consiglieri PD Andriollo, Repetto, Baratta, Franch e Huber, Lorenzini, Planer e Rabini dei Verdi (assente Lantschner) e Nicole Mastella della lista civica di Angelo Gennaccaro che ritirò anch’esso la scheda non partecipando al voto.

“Ecco il risultato delle politiche portate avanti da questa giunta – conclude il parlamentare del Carroccio – Grazie al Ministro Salvini sono stati fermati gli sbarchi, le pene sono più severe e sono aumentate le espulsioni. Certo, in un anno non si possono fare magie, ma moltissimo è stato fatto per mettere mano ai danni fatti da anni di amministrazione dal PD”.

Picchio Romano

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